Flessibilità metabolica: ecco il segreto per dimagrire davvero e in modo definitivo!!
Possibile che, nonostante le restrizioni alimentali che sto attuando e la favolosa App Conta calorie che ho scaricato sul mio smartphone, non riesca più a perdere un etto?
"Finchè continuerai a contare le calorie non andrai da nessuna parte", questo è ciò che si è scoperto negli anni: sì, è vero che un deficit calorico fa perdere peso, ma quello che bisogna capire è come strutturarlo questo deficit, e qui entriamo in gioco noi. Il ruolo del Dietista in un percorso di dimagrimento può essere paragonato un po' a quello di un educatore-allenatore: se hai bisogno di dimagrire, il tuo corpo va rieducato e allenato al consumo calorico!
Cosa significa? Se l'uomo è sopravvissuto alle carestie e non si è estinto è perché il suo corpo è stato capace di risparmiare calorie, adattandosi agli stimoli esterni. Al giorno d'oggi, in un contesto di massima disponibilità alimentare, ci ritroviamo con lo stesso corpo "metabolicamente efficiente" di un tempo, che sa bene come risparmiare calorie per sopravvivere, ma non altrettanto bene come spenderle! E se su questo corpo gravano anche sedentarietà, stress cronico e innumerevoli diete "fai-da-te", comprenderai bene come possa essere in allarme e con un metabolismo letteralmente bloccato!
Ecco allora che va riscoperto il concetto di flessibilità metabolica: il nostro compito è quello di rieducare il tuo corpo a spendere calorie, facendogli capire che non si trova in una situazione di carestia e che c'è necessità di adattarsi a nuovi stimoli, per ri-acquisire e mantenere una buona "flessibilità metabolica", ossia l'abilità di bruciare indistintamente fonti di zuccheri o di grassi, a seconda delle necessità.
Se da un lato, infatti, l'evoluzione ci ha fatto diventare sempre più bravi a trarre energia dai carboidrati, spinti anche dalla credenza ben radicata nelle menti della maggior parte di noi che "senza zucchero il nostro corpo non possa sopravvivere", d'altra parte lo stesso progresso ha fatto sì che la maggior parte di noi sia diventato sempre più incapace di bruciare i grassi (una delle principali fonti di energia utilizzata dai nostri antenati, prima dell'era dell'agricoltura).
Come tornare ad essere "flessibili"?
Riadattandosi a nuovi stimoli; il primo non può che essere l'attività fisica ad alta intensità, laddove praticabile. In ambito di nutrizione funzionale, invece, si parla di tipologie di approcci dietetici che vanno a rendere il corpo sempre "meno efficiente", ossia meno risparmiatore dal punto di vista metabolico, in poche parole "più magro" (e non solo in termini estetici).
Per chiarire meglio il concetto di flessibilità metabolica pensa ad un soggetto obeso; nonostante sia oggettivamente "pieno di scorte" ha sempre fame. Come puoi spiegarti tutto questo? Quel corpo è diventato totalmente "inflessibile" dal punto di vista metabolico: è in modalità "risparmio energetico" e ha perso la capacità di trarre energia dalle sue scorte, dipendendo quasi esclusivamente da ciò che introduce dall'esterno. E' costantemente affamato, in particolar modo di carboidrati raffinati, che non fanno altro che innalzare repentinamente la sua glicemia per poi farla scendere altrettanto rapidamente, creando un vero e proprio circolo vizioso che lo porta a richiedere costantemente zucchero e a farne scorta. Laddove non sia possibile intervenire con l'allenamento (a causa dei frequenti problemi articolari di cui spesso soffrono i soggetti in forte sovrappeso, per esempio), particolari approcci dietetici hanno la capacità di "mimare l'effetto dell'esercizio fisico", insegnando a quel corpo a riacquisire la flessibilità perduta e quindi a migliorare la capacità dei suoi organi di gestire substrati diversi (zuccheri o grassi).
NB: la flessibilità metabolica non è strettamente dipendente dal sovrappeso o dall'obesità!! Talvolta le cause si possono ritrovare in un insufficiente stato di salute muscolare, sedentarietà, cattive abitudini alimentari, squilibri ormonali, del microbiota o dei livelli di infiammazione o in una iperattivazione immunitaria.
Non a caso è piuttosto frequente al giorno d'oggi trovare soggetti magri ma metabolicamente "obesi", dalla muscolatura pressochè inesistente, sedentari e spesso affetti da patologie metaboliche. Sono persone che, al pari del soggetto obeso di cui si parlava prima, sono metabolicamente "inflessibili", quindi sostanzialmente dipendenti dagli zuccheri e con le medesima "fame da carboidrati" tipica del soggetto obeso.
A che scopo essere più "flessibili"?
L'obiettivo è quello di allenare il corpo, e in particolar modo il muscolo e i suoi mitocondri (le nostre centraline energetiche) a non dipendere in modo esclusivo (e compulsivo) dai carboidrati, bensì a essere sempre più abile a bruciare i grassi laddove necessario (pensiamo a un periodo di digiuno) o laddove vogliamo che ciò avvenga (in una dieta chetogenica per esempio).
Il dimagrimento è naturalmente il primo obiettivo in questi casi e creare un deficit calorico è il punto di partenza; se ci troviamo al cospetto di un soggetto metabolicamente inflessibile la prima cosa da fare è fargli riacquisire la flessibilità, ossia "sbloccarlo" sotto tutti i punti di vista (per esempio agendo sullo stile di vita, sul microbiota, sull'infiammazione e sul sistema immunitario) e, di conseguenza, generare in modo differente un deficit calorico, ben diverso dall'ottenerlo mediante la vecchia conta calorica! Tutto ciò si traduce in un dimagrimento "reale", che non è rappresentato esclusivamente da un minor numero sulla bilancia, bensì da una corretta ricomposizione corporea; "osserveremo" un muscolo con più mitocondri e dunque più in salute, in grado di gestire, nella futura fase di mantenimento, quantitativi più elevati di carboidrati, che saprà perfettamente utilizzare in virtù della sua nuova capacità di adattamento, senza stoccarli prontamente, spinto dal timore di una imminente carestia!
Riassumendo: se sei un soggetto metabolicamente flessibile, saprai come gestirti le tue scorte in qualunque situazione!!
Se avrai appena terminato un lauto pasto le tue cellule saranno orientate a bruciare soprattutto zuccheri, mentre se ti troverai in una situazione di digiuno (anche di un giorno intero) saranno orientate a bruciare prevalentemente grassi, permettendoti di mantenere la stessa energia che avresti avuto in condizioni di alimentazione per affrontare tutta la giornata. Lo stesso non accadrà in un soggetto metabolicamente inflessibile, le cui cellule continueranno in ogni caso a preferire il glucosio come unica fonte energetica e, laddove non lo trovassero nelle scorte, a reclamarlo dall'esterno, inviando continui segnali di richiesta di cibo.
Non dimenticarti che essere metabolicamente flessibili porta tutta una serie di vantaggi, non solo in termini estetici di dimagrimento, ma più in generale in termini di salute e di longevità: la flessibilità metabolica è una caratteristica fondamentale a cui tutti noi dovremmo aspirare per avere cellule sane e di conseguenza godere di una buona "salute metabolica"!!
Se anche tu:
- Non riesci a perdere peso nonostante le continue restrizioni alimentari
- Ti senti sempre affamata/o e hai necessità di mangiare ogni 2-3 ore
- Quando sei a digiuno da poche ore ti senti stanca/o e affaticata/o
Potresti avere una scarsa flessibilità metabolica e aver bisogno di rimettere il "turbo" al tuo metabolismo per migliorare la salute delle tue cellule e per perdere quei chiletti che da troppo tempo non ne vogliono sapere di abbandonarti!
Concludo questo articolo in modo altrettanto "flessibile", se così si può ancora dire!! :) :)
A presto!